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Il modello V2STFW non necessita dello speciale adattatore STL; il collegamento elettrico è ottenuto mediante due cavetti ed il collegamento pneumatico è costituito da un tubo con terminazione “luer-lock” (ISO 594) femmina. Attraverso il collegamento elettrico può essere utilizzata per la stimolazione perineale oppure per il biofeedback EMG; attraverso il collegamento pneumatico la sonda può essere utilizzata per il biofeedback manometrico.
Nel modello con collegamento tradizionale, la pressione del palloncino viene trasferita allo strumento di biofeedback attraverso il tubo. La sonda può essere fornita (a richiesta) anche senza gli elettrodi (V2BF) ed è utilizzabile, in tal caso, solamente per il biofeedback manometrico.
L’elettrostimolazione perineale
La rieducazione dell’incontinenza urinaria sfrutta l’elettrostimolazione perineale per ottenere un’azione inibitrice sulle contrazioni involontarie del muscolo della vescica (detrusore), nel caso di incontinenza da urgenza (instabilità detrusoriale). Nei casi di incontinenza da sforzo, la stimolazione perineale consente di sviluppare il tono muscolare del pavimento pelvico e migliorare il controllo della continenza, durante le brusche variazioni della pressione addominale (sforzi, colpi di tosse, starnuti…).
Oltre che per via vaginale, l’accesso privilegiato alla muscolatura del pavimento pelvico è possibile anche per via anale. Per tale ragione, la stimolazione perineale può essere effettuata con sonde vaginali nel paziente femmina adulto, o con sonde anali nel paziente maschio, o quando l’accesso vaginale non è idoneo o è sconsigliato.
Il biofeedback perineale
Un’altra possibilità terapeutica per l’incontinenza è rappresentata dalle tecniche di biofeedback elettromiografico (EMG) o manometrico. La prima consiste nella rilevazione dei potenziali di azione muscolare generati dai muscoli del pavimento pelvico, la seconda consiste nella rilevazione della pressione intra-vaginale durante la contrazione dei muscoli interessati. La terapia mediante biofeedback favorisce la presa di coscienza ed il controllo volontario, da parte del paziente, del pavimento pelvico, in circostanze che potrebbero determinare l’incontinenza urinaria.
L’elettrostimolazione ed il biofeedback perineali non sono tecniche terapeutiche alternative ma complementari. Sia l’elettrostimolazione che il biofeedback perineali presuppongono l’impiego di apposite sonde vaginali o anali.